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I colpi di scena

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Uno strumento essenziale per la suspense

In un mondo governato da impulsi frenetici e una capacità di concentrazione sempre più ridotta, lo scrittore deve riuscire a mantenere viva l’attenzione del lettore e ridestare la sua curiosità a intervalli regolari, in modo che non si annoi e non metta giù il libro in via definitiva.

Inserire colpi di scena o, più genericamente, svolte inaspettate nella trama è un ottimo modo per rendere la narrazione più ricca e coinvolgente e allo stesso tempo tenere alta la suspense e l’incertezza del lettore, così da invogliarlo a leggere la storia fino alla fine.

I colpi di scena come motore della storia

Le svolte della trama non sono solo un espediente per incuriosire il lettore, ma sono a tutti gli effetti il motore trainante del vostro libro, in quanto proiettano la storia in avanti, così che non ristagni e annoi il lettore. Inoltre, collocate in posizioni strategiche, le svolte consentono di controllare il ritmo della narrazione e adeguarlo alle aspettative dei lettori del genere in cui scrivete.

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, infatti, l’uso dei colpi di scena non è riservato solo ai gialli o ai thriller, ma si può sfruttare in qualsiasi genere letterario e perfino nella narrativa contemporanea. L’unica differenza è la frequenza con cui inserire questi elementi inattesi.

Tipi di colpi di scena

Il termine “colpo di scena” non è del tutto esatto per indicare le svolte della trama in generale. Tecnicamente designa, infatti, a una tipologia di svolta ben precisa (per comodità di seguito continuerò a usarlo come sinonimo di svolta della trama).

Esistono infatti tre tipi di svolte della trama:

  • i colpi di scena veri e propri, ossia eventi o rivelazioni inattesi, ma non l’esatto contrario di ciò che ci si aspettava. Il loro effetto è quello di spostare la storia “lateralmente”, come un bivio,
  • le inversioni, ossia eventi o rivelazioni inaspettati, che sono anche l’opposto di ciò che ci aspettava. Il loro effetto è quello di portare la storia nella direzione contraria a quella in cui stava procedendo, come un’inversione a U,
  • i momenti di pericolo accentuato: eventi o rivelazioni inaspettati e carichi di rischio (effettivo, potenziale o immaginato, fisico, emotivo, mentale o spirituale), che generano una sensazione di urgenza e minaccia, come il lampeggiante della polizia nello specchietto retrovisore.

Non ci sono regole fisse per stabilire che tipo di svolta inserire in che punto della trama: tutto dipende dal risultato che volete ottenere. Tenete però presente che più variate il tipo di svolta e meglio è, perché il lettore non riuscirà mai a prevedere cosa succederà quando gira la pagina.

Caratteristiche dei colpi di scena

Lo scopo dei colpi di scena è quello di incrementare la suspense e la potenza della storia, garantendo al contempo un elevato grado di coinvolgimento del lettore.

Per essere efficaci, i colpi di scena devono:

  • sorprendere il lettore, capovolgendo le sue aspettative,
  • aumentare la tensione, creando suspense e incertezza,
  • rivelare informazioni pertinenti, che riguardano i personaggi o la trama o entrambi.

Per assicurarvi che i vostri colpi di scena non risultino piatti e scontati, assicuratevi che siano:

  • imprevedibili per provocare un effetto sorpresa su personaggi e lettori,
  • una logica conseguenza di quanto avvenuto o appreso prima nella storia, vale a dire ineluttabili, anziché essere un elemento inserito a caso, giusto per ravvivare la storia. Solo così, infatti, potranno incrementare la suspense,
  • plausibili, ossia verosimili nel mondo narrativo che avete creato,
  • causa di reazioni coerenti con la personalità, le aspettative e il modo di pensare dei personaggi. Ciò significa che, prima di inserire il colpo di scena, dovete aver stabilito la personalità dei vostri personaggi, le loro reazioni caratteristiche, le loro motivazioni e le loro aspettative, perché solo così potrete sorprendere personaggi e lettori,
  • in linea con la vostra premessa (la storia che volete raccontare riassunta in un paio di righe) e con la vostra domanda drammaturgica principale (il quesito che soggiace alla vostra storia: riuscirà il protagonista raggiungere il suo obiettivo?), altrimenti ridurranno la suspense invece di incrementarla,
  • legate al vostro tema, vale a dire al messaggio nascosto che state cercando di trasmettere al lettore, altrimenti sembreranno sovraimposti sulla narrazione, non intrinsechi,
  • originali e specifici, altrimenti non terranno vivo l’interesse dei lettori che desiderano scoprire cose nuove, non vedersi proporre i soliti cliché.

I colpi di scena e il ritmo della narrazione

Se scrivete libri di genere, conoscere le convenzioni del vostro genere è essenziale per sapere che ritmo dare alla narrazione. In concreto, potete sfruttare le svolte della trama per ottenere il giusto ritmo, inserendole più o meno di frequente a seconda dell’effetto che volete ottenere.

In generale, il ritmo della narrazione può essere classificato come:

  • pacato: una svolta ogni 90-110 pagine,
  • sostenuto: una svolta ogni 70-90 pagine,
  • serrato: una svolta of 20-50 pagine o addirittura più spesso.

Un ritmo serrato sembrerebbe ideale per mantenere alto l’interesse del lettore, ma non è sempre così. Lettori che amano i romanzi letterari abbandonerebbero subito il libro se fossero bombardati da colpi di scena ogni 20 pagine, perché ciò che vogliono è imparare a conoscere i personaggi e i loro dilemmi con tutta calma per potersi affezionare a loro. Dunque, in un caso del genere sarebbe controproducente adottare il ritmo di un thriller.

In generale, il ritmo non è qualcosa di fisso, bensì può variare all’interno dello stesso libro. Se, ad esempio, scrivete thriller pieni di suspense destinati un pubblico femminile, dovrete includere elementi sia del thriller (ritmo serrato) che della storia d’amore (ritmo pacato o al massimo sostenuto). Un trucco per conciliare questa apparente contraddizione consiste nel rallentare il ritmo durante i passaggi romantici (ad esempio usando frasi più lunghe e parole dai suoni più morbidi) e accelerarlo nelle sequenze d’azione (ad esempio inserendo colpi di scena più frequenti e usando frasi e paragrafi più brevi e parole dal suono più aggressivo).

I colpi di scena aumentano la tensione narrativa

Come abbiamo visto, oltre a essere imprevedibili, i colpi di scena devono anche essere ineluttabili. È questa dualità che fa incrementare la tensione, in quanto potenzia al massimo sorpresa e suspense (o anticipazione).

La sorpresa, per definizione, è istantanea, mentre la suspense può, e deve, essere protratta quanto più a lungo possibile, dal momento che è la sensazione di anticipazione provata dal lettore che lo tiene incollato alla pagina.

Trovare il giusto equilibrio tra sorpresa e suspense garantisce il successo di una storia. Il vostro obiettivo nello sviluppare le varie svolte della trama deve essere prolungare la suspense (anticipazione) quanto più a lungo possibile, incrementandola sempre di più fino al climax, e riservare l’effetto sorpresa per momenti specifici di particolare rilevanza.

Come rendere i colpi di scena nella scrittura

Come per tutta la scrittura creativa, anche per i colpi di scena vale il principio dello “show, don’t tell”, ossia bisogna scrivere in modo da far immergere il lettore nel mondo narrativo con tutti i suoi sensi e non solo descrivendo gli eventi in modo piatto dall’esterno. Ciò significa che dovete calarvi nei panni del personaggio che subisce il colpo di scena e riportare le sue reazioni come se vi trovaste voi nella sua situazione.

Quando ci succede qualcosa di inaspettato, non lo sperimentiamo solo con la vista, ma con tutti i sensi e perfino con gli organi interni. La stessa cosa dovete fare quando scrivete. I personaggi percepiscono il mondo narrativo in cui vivono esattamente come noi percepiamo il mondo sensibile in cui ci muoviamo. Non dimenticate quindi di inserire percezioni tattili, olfattive, sonore e legate al gusto: oltre a rendere la vostra storia tridimensionale, la renderanno anche più verosimile.

Questi dettagli sensoriali fanno infatti credere al lettore che ciò che state raccontando stia avvenendo intorno a lui e lo aiuteranno a immergersi completamente nel mondo narrativo creato dalla vostra fantasia.

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