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Come si scrive una serie

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Scrivere romanzi in serie è la ricetta per il successo di numerosi autori che vivono di scrittura. Ma come si crea una serie e di cosa bisogna tenere conto quando si prende in considerazione la possibilità di scrivere romanzi collegati tra loro?

La scelta di scrivere in serie non dovrebbe avvenire solo perché l’autore è così innamorato dei suoi personaggi e del mondo parallelo che ha creato da non riuscire a lasciarli andare, ma anche per motivi pratici.

I tre vantaggi principali di scrivere in serie

Scrivere in serie permette di sfruttare più di una volta il lavoro di sviluppo del mondo narrativo e di determinati personaggi, contribuendo a velocizzare il processo di scrittura e quindi a pubblicare con maggiore frequenza, così che i lettori non si dimentichino che esistiamo anche noi tra migliaia di altri autori.

Ci consente inoltre di sfruttare determinate strategie pubblicitarie, di marketing e di prezzo che puntano (quasi) tutto sul primo libro della serie, per poi lasciare che sia questo primo romanzo a convincere il lettore a comprare i libri successivi. Praticamente, l’impulso pubblicitario iniziale riverbera lungo tutta la serie, ammesso che la prima storia abbia convinto il lettore (e che le storie successive continuino a farlo!). Dunque, possiamo concentrare i nostri sforzi su un solo libro, dedicando molto meno tempo e budget ai libri successivi, che vivono di rendita.

Infine, leggere una serie consente al lettore di “sentirsi a casa”: se ha amato il nostro primo libro, non vedrà l’ora di comprare il prossimo e ritrovarsi ancora una volta insieme ai nostri personaggi nel mondo che abbiamo creato per loro. Poiché l’essere umano è un essere abitudinario, preferirà tornare dove si è trovato bene, piuttosto che rischiare di trovarsi male altrove. Sfruttiamo questa sua pigrizia!

Cos’è l’elemento unificante?

Quando decidiamo di scrivere una serie, la prima cosa da fare è capire come i vari libri sono collegati tra loro. Il collante è il cosiddetto “elemento unificante” della serie.

Essenzialmente, in una serie i libri possono essere collegati da:

  • una trama sovraordinata che si estende per tutto l’arco della serie
  • un gruppo di personaggi che ricompare in ogni libro
  • un mondo narrativo che rimane invariato per tutta la serie (ambientazione, società, sistema magico ecc.)
  • un elemento di fondo comune a tutti i libri (un conflitto di base o una minaccia presente in tutti i libri, un tema o un topos ricorrente, una determinata atmosfera, un oggetto simbolico ecc.).

Scegliere il tipo di serie in base al genere

I lettori seriali sono anche amanti seriali, per cui si aspettano che le serie appartenenti a un determinato genere siano accomunate da determinate caratteristiche e deluderli non è mai una buona idea.

Oltre a individuare l’elemento unificante della serie, dobbiamo quindi sapere come sono costruite le serie degli autori di successo che scrivono nel nostro genere.

Ciò che lega i libri di una serie di gialli di solito non è ciò che lega i romanzi di una serie fantasy. O viceversa, ci sono tipi di serie che si prestano più per alcuni generi che per altri. 

Per individuare il tipo di serie che va per la maggiore nel nostro genere, dobbiamo prima sapere che tipi di serie esistono in generale.

Le quattro categorie di serie

Essenzialmente tutte le serie possono essere fatte rientrare in una delle seguenti quattro categorie.

Le serie sequenziali

In questo caso l’elemento unificante è dato da una trama sovraordinata, che si estende per tutta la serie. I singoli romanzi sono opere a sé stanti con una trama dettagliata e completa, ma essa costituisce anche un tassello della trama più ampia e punta verso il climax finale di tutta la serie.

Di solito il cast dei personaggi principali rimane lo stesso di libro in libro e il protagonista presenta un marcato arco di trasformazione, che si sviluppa nel corso dell’intera serie.

Per questo motivo i libri vanno letti in ordine cronologico.

Serie di questo tipo si trovano soprattutto nel genere fantasy e nella fantascienza, dove il protagonista cresce interiormente man mano che affronta gli ostacoli di ciascun libro, finché non raggiunge lo scontro finale con il suo antagonista nell’ultimo libro della serie (v. Harry Potter, Il Signore degli Anelli). A volte sono costruite così anche le serie storiche.

Le serie episodiche

Le serie episodiche sono composte da novelle e romanzi brevi, unificati da una trama portante sovraordinata, ma con numerose sottotrame che vengono sviscerate in libri dedicati esclusivamente a esse. I singoli libri sono molto più brevi dei romanzi che costituiscono una serie sequenziale e la trama di ciascun libro è meno articolata.

L’arco di trasformazione del protagonista procede lentamente fino alla conclusione della serie.

Di solito il cast dei personaggi principali rimane lo stesso e la serie si conclude con un climax complessivo, che risolve non solo la trama portante, ma anche le sottotrame principali. Per questo i libri vanno letti in ordine cronologico.

Serie di questo tipo ricordano le serie televisive e sono molto diffuse su Wattpad e Kindle Vella. Spesso gli episodi pubblicati a intervalli vengono raccolti alla fine in un unico libro.

Questo tipo di serie si trova spesso nei fantasy, soprattutto nella categoria young adult, e nella fantascienza.

Le serie statiche

In queste serie non vi è una trama portante, ma il collegamento tra i libri è costituito dal protagonista, che in ogni romanzo affronta sfide e situazioni simili, e dal mondo narrativo o dal contesto in cui si svolgono le singole storie.

La trasformazione del protagonista è minima, se non addirittura inesistente. A parte il protagonista e un paio di personaggi secondari (in genere alleati o nemici), gli altri personaggi cambiano di libro in libro.

Questo tipo di serie si ritrova di frequente nei gialli (v. Sherlock Holmes) e nei thriller (v. 007) e non richiede di leggere i romanzi in ordine cronologico.

Le serie antologiche

Questo è il tipo meno rigido ed è imperniato su un contesto, un tema, un topos o un mondo narrativo comune come elemento unificante di tutti i romanzi.

In genere il protagonista è diverso in ogni romanzo, anche se vi è un legame tra i vari protagonisti (membri della stessa famiglia, gruppo di amici ecc.). Gli stessi personaggi possono ricomparire in ruoli diversi di libro in libro (una volta protagonista, una volta alleato ecc.).

Questo tipo di serie si presta in particolare per i romance (v. Bridgerton), dove ogni libro è fine a sé stesso, ma il mondo in cui si svolgono le varie storie è lo stesso e i personaggi più amati ricompaiono in ogni libro in ruoli diversi. I romanzi non devono essere letti per forza in ordine cronologico.

Progettare una serie

È molto più facile scrivere una serie se si ha chiaro l’elemento unificante e il tipo di serie fin dall’inizio, che non cercare di creare una serie a posteriori da libri che non presentano un collante forte, capace di trascinare il lettore da un libro all’altro fino alla fine della serie.

Se scriviamo una serie statica o antologica, il lavoro di progettazione a priori sarà inferiore rispetto a quello richiesto per una serie sequenziale o episodica, perché non vi è una trama sovraordinata. Questo è anche il motivo per cui le serie statiche e antologiche possono essere allungate a piacimento.

Diverso è invece il discorso per le serie sequenziali ed episodiche: poiché vi sono una trama sovraordinata e un arco di trasformazione del protagonista che abbracciano tutta la serie, occorre avere ben chiaro dove andrà a finire la serie prima di cominciare a scrivere il primo libro. Solo così si potranno distribuire correttamente gli eventi in ogni libro e avere un filo conduttore che tende verso il climax dell’intera serie. Questo ci permette anche di anticipare nei primi libri elementi dei libri successivi, rendendo la serie più coesa e interessante.

Da quanti libri è formata una serie?

Nelle serie statiche e antologiche si possono aggiungere libri all’infinito, basta avere idee originali e coinvolgenti per ciascuna storia e rimanere motivati a lungo termine.

Per le serie sequenziali ed episodiche dobbiamo invece sapere fin dall’inizio quanti libri vogliamo scrivere per poter distribuire omogeneamente la trama sovraordinata e la trasformazione dei personaggi nei vari libri: è ben diverso avere due, tre, cinque o sette libri a disposizione per raccontare una storia.

Il numero preciso di libri dipende dalle nostre preferenze personali, da quanto contenuto abbiamo da raccontare e da ciò che richiede il mercato, ma anche dal genere. Tra tre e cinque libri è la lunghezza ideale per una serie, ma ci sono anche serie che arrivano addirittura a trenta romanzi.

Più lunga è la serie e più dobbiamo essere sicuri di avere abbastanza materiale per creare tante storie ricche e coinvolgenti. Certo, non possiamo sapere tutti i dettagli di ogni libro fin dall’inizio ma, perlomeno per le serie sequenziali ed episodiche, dovremmo avere una vaga idea del contenuto di ogni romanzo e di come ciascuna storia contribuirà alla trama sovraordinata prima di partire, altrimenti la serie sembrerà raffazzonata e priva di direzione e coesione.

Quando un lettore inizia a leggere una serie, si affida a noi autori e crede nella nostra promessa di un viaggio avvincente, che lo coinvolgerà possibilmente per anni: non deludiamolo perché eravamo troppo pigri per pensare a lungo termine.

Come dimostrano serie come Harry Potter, Trono di Spade o Outlander: scrivere una serie può trasformarsi in un progetto di vita e non è una cosa da prendere alla leggera.

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