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Molti degli autori con cui parlo non hanno una mailing list e non hanno nemmeno mai pensato di crearne una. Gestiscono tutti i loro contatti con i (potenziali) lettori sui social media e non hanno mai valutato se crearsi una cosiddetta “piattaforma autore” al di fuori dei social con un sito internet e un modulo di iscrizione a una mailing list.
Questa non è una buona strategia, soprattutto se sei uno scrittore che vorrebbe fare della scrittura una carriera o comunque intendi pubblicare libri a lungo termine. Perché? Per svariati motivi che ora vedremo.
I pericoli che si corrono se ci si affida solo ai social e alle piattaforme di vendita possono riassumersi col concetto di mancanza di controllo.
Finché va tutto bene, i social sono indubbiamente un gran modo per farsi conoscere, ma se dovesse cambiare qualcosa e non ti sei costruito altrove una piattaforma su cui hai il pieno controllo, rischi di perdere tutto: una prospettiva senza dubbio agghiacciante per chi intende vivere di scrittura o conta in modo sostanziale sugli introiti generati dai propri libri, ma anche per chi sta facendo i primi passi nel mondo della pubblicazione, sia da self-publisher che da autore tradizionale (che pubblica con casa editrice).
Se scrivere è la tua attività, devi poterla controllare in tutti i suoi ambiti e soprattutto devi avere la possibilità di contattare direttamente (= via e-mail) i tuoi lettori.
Se, oltre ai tuoi account social, hai anche una mailing list a cui i lettori possono iscriversi perché sono interessati a quello che crei, i dati che ti forniscono sono tuoi, nessuno te li può portare via (a parte il titolare stesso dei dati). Se il tuo gestore della mailing list (p. es. Mailerlite, MailChimp, ConvertKit ecc.) dovesse malauguratamente fallire, puoi trasferire gli indirizzi dei tuoi lettori al nuovo gestore caricando un semplice file.
Dare il proprio indirizzo email a qualcuno non è più una cosa automatica come un tempo: con la valanga di mail che riceviamo ogni giorno, se decidiamo di iscriverci alla mailing list di qualcuno, vuoi dire che davvero ci interessa quello che ha da raccontarci.
Ogni persona che aderisce alla tua mailing list fa una scelta consapevole e questo è già un buon passo avanti per crearti un bacino di lettori motivati e interessati. Però vuol dire anche che poi devi trattarli con il dovuto rispetto (non far loro perdere tempo inviando video tratti da TikTok perché ti fanno ridere!) e farli sentire speciali e apprezzati.
Spesso sento gli scrittori dire che non sanno cosa scrivere nelle loro newsletter, che probabilmente ai lettori le loro email non interessano, che in fin dei conti la loro vita non è poi così interessante e cose simili. Questa è la prospettiva dello scrittore.
Ma il lettore che ti dà il suo indirizzo email non la vede così. Per chi ha letto una tua opera e ha deciso di rimanere in contatto con te attraverso la tua mailing list, tu sei una specie di eroe: hai pubblicato un libro che ha regalato loro emozioni profonde e vogliono ripetere l’esperienza, vogliono sapere di più su di te e la tua attività di scrittore. Perché negarglielo? Se non fossero interessati a quello che hai da raccontare, non si sarebbero iscritti!
Per quanto riguarda i contenuti delle tue email, puoi parlare di un sacco di cose: i tuoi personaggi, il tuo mondo narrativo, le tue fonti di ispirazione, le tue difficoltà nel motivarti a scrivere giorno dopo giorno, i tuoi progetti di libri futuri, partecipazioni a concorsi, riconoscimenti, cosa ti ha colpito di quello che ti hanno scritto i lettori nelle loro recensioni ecc. ecc. Puoi anche recensire libri che stai leggendo, discutere dei temi trattati in un podcast sulla scrittura che ascolti regolarmente o rivelare eventi della tua vita quotidiana che magari ti hanno dato lo spunto per una scena, sempreché tu ti senta a tuo agio raccontando cose personali.
Puoi anche chiedere ai tuoi lettori cosa vorrebbero sapere: elenca delle possibilità e vedi cosa rispondono.
E per la frequenza puoi scegliere tu: una volta alla settimana, una volta ogni quindici giorni, una volta al mese, basta che la newsletter sia regolare e che i contenuti siano variegati e ricchi di informazioni interessanti o utili per i tuoi lettori.
Ci sono diversi servizi che gestiscono mailing list (Mailerlite, ConvertKit, MailChimp, Active Campaign ecc.). Tutti ti consentono di impostare sequenze automatizzate per accogliere chi si iscrive, di organizzare i lettori per gruppi, di inviare mail con testo, immagini, video ecc. (nota per i freebies: non tutti i gestori permettono di allegare file alle mail, ma puoi ovviare caricandoli su Dropbox, Google Drive o OneDrive e poi inserire il link nella mail). Questi servizi forniscono dati sulla percentuale di apertura delle mail o sul numero di click su un determinato link che hai inserito nel testo e molto altro. Molti offrono anche un piano gratuito fino a un determinato numero di iscritti. Quello che cambia sono le opzioni più avanzate e il numero di contatti che puoi gestire nella versione gratuita.
Tutti possono essere integrati nel tuo sito autore (un altro elemento indispensabile per chi intende prendere seriamente la scrittura), nel tuo blog e nei social media. Non ti dimenticare di inserire un link per iscriversi all’inizio e alla fine dei tuoi libri (soprattutto nel formato elettronico).
La tua mailing list è un bene prezioso, quindi devono poterci rimanere solo i lettori che se lo meritano. Suona un po’ arrogante, ma in realtà questa affermazione non ha nulla a che fare con il valore morale dei lettori, bensì con il loro comportamento rispetto allo scopo di una mailing list (= creare un rapporto, rimanere in contatto, farsi conoscere, vendere).
Se un lettore non apre mai le tue mail (e lo vedi nella panoramica dei contatti nel tuo sistema di gestione), perché dovresti tenerlo sulla tua mailing list? Mandagli una mail chiedendogli se è interessato a rimanere e leggere quello che scrivi e, se vedi che non apre nemmeno quella mail o non risponde, elimina il contatto: evidentemente non gli interessa più quello che scrivi.
Questa “pulizia” va effettuata a intervalli regolari per tre motivi:
Dunque è essenziale che i lettori aprano le tue email e interagiscano con te, altrimenti saranno non solo peso morto, ma anche dannosi (e di sicuro non compreranno i tuoi libri). Quindi cosa li tieni a fare? Quando si tratta di mailing list, il concetto di qualità viene sicuramente prima di quello di quantità: una mailing list con 2000 iscritti che non leggono quello che scrivi ha un valore pari a zero (anzi, ti costerà soldi), quindi sii intransigente.
Ora che sai per quali motivi tutti i grandi scrittori hanno una mailing list, valuta se non sia il caso di cominciare a raccogliere gli indirizzi email dei tuoi lettori: non avrai subito centinaia di iscrizioni, ma un passo alla volta riuscirai a crearti un seguito, che potrai sfruttare ogni volta che pubblichi un libro, coinvolgendo i tuoi lettori nella creazione e nella promozione delle tue opere.
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